L’auto elettrica nel 2024: Situazione attuale e incentivi auto e colonnine. Le immatricolazioni dei veicoli elettrici hanno superato quelle delle auto diesel nell’anno appena trascorso, mentre nel 2024 sono destinate a stabilire un nuovo record.
Secondo il report definitivo sulle immatricolazioni del 2023, c’è stato un aumento del mercato del 13,9%, che ha portato il dato sui veicoli complessivi che circolano nell’Ue a 10,5 milioni. Le vendite sono cresciute in tutti gli Stati membri, eccetto l’Ungheria: l’incremento è stato del 18,9% in Italia, del 16,7% in Spagna e del 16,1% in Francia, con un più modesto +7,3% in Germania.
Nel nostro Paese il 2023 è stato dominato dalla vendita di auto ibride (36,1%), seguite dalla benzina (28,6%) e dal diesel (17,5%), con l’ibrido plug in e il 100% elettrico fermi, rispettivamente, al 4,4% e al 4,2% delle immatricolazioni. Peraltro, proprio da oggi 23 gennaio, è possibile per le concessionarie inserire sulla piattaforma Invitalia le prenotazioni per gli incentivi per chi acquista veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), da L1e a L7e (motocicli e ciclomotori), N1 e N2 (veicoli commerciali) rottamando il vecchio veicolo altamente inquinante.
Nel 2023 le auto a batteria hanno rappresentato il 14,6% del venduto complessivo, superando il diesel (13,6%) e confermandosi come terza alimentazione più scelta dopo la benzina (35,3%) e l’ibrido (25,8%). Seguono le auto ibride plug in con il 7,7% del mercato. I dati provengono dalla European Automobile Manufacturers’ Association (Acea).
Le previsioni per il 2024
All’inizio di ogni anno, il team trasporti di BloombergNEF riflette su ciò che è accaduto nel settore e stila alcune previsioni su cosa aspettarsi nei successivi 12 mesi. Secondo gli analisti, le vendite di veicoli elettrici rappresenteranno nel 2024 circa il 20% delle nuove immatricolazioni globali, con il numero complessivo di auto a batteria che salirà a 57 milioni entro la fine dell’anno.
La Cina si aggiudicherà il 60% di questa nuova fetta di mercato, mentre Europa e Stati Uniti sono destinati a rallentare a causa – tra le altre – di una attesa riduzione degli incentivi all’acquisto. Nell’anno corrente diminuiranno inoltre le startup di veicoli elettrici, il cui “boom” segue una scia iniziata nel 2020: gli analisti di BloombergNEF si aspettano “più fallimenti” e “consolidamenti di quelle già attive”.
Per quanto riguarda le colonnine di ricarica pubbliche, si stima che ne verranno aggiunte 1,6 milioni, un record rispetto agli 1,2 milioni del 2023. Soltanto i connettori cinesi saranno in grado di erogare 52 TWh nel 2024, la stessa quantità di elettricità consumata dalla Grecia in un anno.
Il Ppe ago della bilancia
Le politiche green europee dipendono però in larga misura da cosa deciderà di fare il Partito popolare europeo dopo le elezioni di giugno. Lo spostamento a destra del Parlamento europeo sembra inevitabile visti i sondaggi, e il grande gruppo conservatore sarà l’ago della bilancia in molte decisioni. Già lo scorso luglio il voto dei suoi europarlamentari fu determinante per bloccare l’estensione della direttiva sulle emissioni industriali (IED) anche agli allevamenti bovini.
Ora, secondo una bozza del programma del partito visionata da Politico, il Ppe vorrebbe abbandonare la battaglia per la graduale messa al bando dei motori endotermici in tutto il blocco comunitario entro il 2035. “Respingiamo le politiche di divieto, come quella sui motori a combustione”, si legge nel manifesto, “e la rivedremo il prima possibile”.
Invece di agevolare il passaggio alle auto elettriche, il Ppe afferma di voler fare affidamento su “concetti innovativi e strumenti di mercato per la protezione del clima come lo scambio di emissioni, l’espansione delle energie rinnovabili e l’economia circolare”. Intervistato sul manifesto, il segretario generale del Ppe, Thanasis Bakolas, ha detto che il documento è una “prima bozza” che sarà modificata dopo un’assemblea politica prevista prossimamente.
Per quanto riguarda gli incentivi
Il 2024 può e deve essere l’anno del cambio di passo per il mercato auto italiano, ma in questo momento c’è grande apprensione tra gli attori della filiera e tanta confusione tra i cittadini. Purtroppo, infatti, all’annuncio della rimodulazione degli incentivi auto non è seguita una tempestiva formalizzazione della disponibilità delle risorse, il che rischia da un lato di creare il caos tra gli operatori, che non hanno ancora informazioni sulla nuova piattaforma per l’ecobonus, e dall’altro di paralizzare il mercato, perché i potenziali acquirenti sono naturalmente portati ad attendere le nuove agevolazioni prima di decidere come muoversi.
Pur non mancano alcune criticità, come il permanere di un cap di prezzo per le auto elettriche incentivabili incomprensibilmente più basso di quello delle ibride plug-in, da quanto emerso finora la riformulazione degli incentivi porterà con sé elementi di miglioramento importanti, dall’aumento del differenziale tra il bonus per le auto elettriche e quelle endotermiche – che pure resta un unicum italiano – al potenziamento del canale delle flotte aziendali, che ha un enorme potenziale inespresso e che potrà alimentare il nascente mercato dell’usato a zero emissioni, decisivo per poter avvicinare sempre più persone a questa tecnologia. Vale osservare però che proprio il già citato cap di prezzo potrebbe limitare gli effetti dell’importante apertura sulle flotte.
Per quanto riguarda le stazioni di ricarica per i veicoli elettrici, l’installazione di wallbox e colonnine, il bonus dovrebbe tornare nel 2024, come ogni anno, dal 2022. Le date per accedere al bonus 2024 non sono ancora state pubblicate dal Ministero. Si tratta di un contributo in conto capitale concesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI), secondo le modalità previste dal Decreto del Direttore Generale atteso in questi mesi.
Questo è proprio il momento ideale per installare una wallbox! Si consiglia di approfittare del periodo compreso tra il 1° gennaio e ottobre 2024 per procedere con l’installazione di una colonnina. Così avrai tutto il tempo necessario per completare le fasi lavorative, partendo dai preventivi, passando per l’installazione, il collaudo e le relative certificazioni. Arrivato alla seconda metà dell’anno, sarai pronto per presentare la domanda a INVITALIA e beneficiare del contributo in conto capitale.
è più che sensato programmare con anticipo l’acquisto e l’installazione della wallbox di ricarica, affidandosi ad un Partner serio in grado di rilasciare idonea fattura elettronica e dichiarazione di conformità dell’impianto ai sensi del DM 37/08.
La strada della transizione è segnata così come l’obiettivo di sostenere forme produttive innovative e sostenibili, favorendo la mobilità elettrica e gli investimenti nella filiera automobilistica.
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